21 Ago Gatta Olli for Guru
AMORE DI GATTO.
Ieri ho seppellito Gatta Olli.
Ho vissuto con lei 18 anni.
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Dal momento in cui ci è stato chiaro che il suo viaggio in vita stava terminando, mi sono sentita disperata. Ho cercato per la milionesima volta di comunicare con lei, con il suo mondo per intercettare i suoi bisogni, il suo messaggio, la sua volontà.
L’idea del suo prossimo viaggio senza di me, mi ha gettata nel panico e in un corso acellerato di Mente Gatto.
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“Come non farti soffrire? Olli, lo sai vero che con le tue fusa, i tuoi Benvenuto a casa, hai colmato di presenza la mia vita?”
Pensieri sentimenti e paure si sono annodati in me a ruota, in un vortice convulso.
“Il tempo stringe Olli, cosa devo fare per te, cosa posso imparare ancora da te? Mi vuoi dire qualche cosa?”
Ho pregato Bastet, la dea dei Gatti. “Fai Tu, che sai.”
Ho parlato con i veterinari: “Non importa un mese, un giorno, la sola cosa che voglio è che non soffra inutilmente.
È invece i giorni in più, sono diventati importanti.
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Per anni abbiamo vissuto scambiandoci una muta telepatia.
Quando mi allontanavo da casa improvvisamente nella mente mi suonava: “Torna a casa” e io tornavo, come se il filo della nostra distanza improvvisamente fosse diventato troppo lungo e Gatta Olli lo tirasse.
Forse sapevi che il mio vagabondare era diventato inutile, oppure forse la solitudine non ti piaceva.
La casa è più bella se c’è chi la abita.
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Ho pianto a nastro e a fiumi.
Olli, hai messo in luce il mio terrore per una qualità di solitudine più profonda e hai acceso il faro su tutta l’invisibile paura della morte che mi abita. La mia e quella di altri che mi circondano.
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È emerso, come lo spruzzo di una balena in mezzo al mare, tutto il nostro non detto.
Tutta la distrazione dei gesti che, nell’automatismo, affievoliscono la presenza alla cura.
Scatolette, lettiera, acqua, crocchette, cibo, fusa, miagolii, sguardi, graffi, sono diventati in questi giorni un linguaggio più attivo.
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Come due conviventi legate da altissimo amore, non ci siamo mai capite veramente.
Io non ho imparato a vedere le bolle di energia che tu vedevi fluttuare nel soffitto.
Tu non hai capito perché sfasciare il divano fosse per me una disperazione.
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Come due conviventi provenienti da un regale lignaggio, pur comunicando in modo diverso, ci siamo accettate uniformandoci alla nostra diversità, facendone compagnia. Tu sei rimasta, io ti ho tenuta.
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Ho cercato più che mai in questo mese di comunicare con la Gatta Olli e ho ricevuto in dono due messaggi. Eccoli.
Il primo.
Ero nel mio studio scrivendo un post quando un pensiero a forma di saetta mi si infila fra gli altri.
“IO SO MORIRE”.
Mi blocco, freezzata.
Gatto era di sopra.
Respiro. Olli cara, io no, non so come morire. Non so nemmeno vedere te morire.
Sono impaurita, rigida in pena e questo è solo un riflesso di me in te, che invece sai.
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Questo pensiero è il segnavia di una nuova strada dentro di me.
I Gatti non hanno inventato il cortisone la chemioterapia gattile, gli anestetici.
I gatti sanno morire, sanno COME morire.
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Vado in tilt.
Appartengo a una razza che ha inventato cure per allungare la vita e filosofie di resurrezione ma il terrore di quel passo è vivido solo per chi si permette di sentirlo senza anestetizzarlo.
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L’avvicinarsi per Olli del momento in cui non sarà più con me, scoperchia le mie sicurezze in fatto di vita nella Vita. So solo che attraverso di lei sto anche accudendo una parte di me perché vedo per intero la mia paura.
Cerco di sentire se nel varco del suo passaggio potrò sbirciare di là.
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“Olli, Olli mia dov’è il bosco nel quale puoi rifugiarti? Qui c’è questa casa, il mio tappeto fiorito. Ci sono io che per te immagino praterie verdi sul mio letto, radure fra le tue ciotole, cascatelle nella cucina”
“Non darti pena – ripete Olli – io so morire.”
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Passano i giorni e mi domando domandandoti: “Di quanto tempo hai bisogno ancora? Vuoi ancora aria e luce? C’è qualche cosa che ancora vuoi portare avanti?” . “Quando?”
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PAM
Secondo messaggio.
La guardavo mangiare come per antica abitudine, senza gusto né fame.
Eccolo. Il pensiero laser. Lappando stancamente l’acqua.
“IO SONO GIA’ IN ANIMA”
La guardo meglio, più in profondità e vedo un corpo che mangia.
Poi aggiunge guardandomi ironica e di sguincio:
“Non sono mai veramente uscita da anima.”
E io completo.
“Non come noi che di anima parliamo e parliamo senza Sentire.
Tanti morti di Fame.
Fame d’amore, fame di roba, fame di spirito, fame di lavoro, fame di soldi, fame di cibo.”
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Per giorni guardavo intorno a me e vedevo gente vagare, come carcasse viventi, solo un sottile filo a penzoloni per tenere nel corpo la memoria dell’Altro Luogo.
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No, tu no Olli, tu sai dove è Casa e non ti voglio tenere qui più a lungo.
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Una notte ancora vicine.
La mattina tu ti sistemi, forse per la prima volta, vicino alla mia testa.
Io ora so.
Ho accettato la pienezza del tuo saper morire.
Grazie per avermi lasciato il tempo che a me è servito per integrare.
Tu eri già sull’uscio da giorni.
…
Grazie a Enrica Foderaro, Alber Alba su Facebook che da anni vive, studia e pratica per aiutare le persone nel loro rapporto con gli animali. Erica è una mia Amica.
Grazie a Samantha Scagnetto che ha il dono di tradurre le vibrazioni degli animali in linguaggio comprensibile. Samantha ha messo in luce ciò che per me era dubbio. Ha dato parole a Olli e mi ha insegnato moltissimo.
Grazie a Michele Geromino che ha fatto spazio a Gatta Olli nel suo campo insieme a cani, altri gatti e oche.
Grazie a mio figlio Pietro per il suo amore e la sua presenza in questo momento così denso.
Che aiuto grande è stato!
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Grazie a questo passaggio di luce ora porto in me una nuova incisione.
Sono Gestalt Counselor e il mio scopo è darti una mano a uscire da difficoltà, dubbi e tristezza.
Nei miei incontri, su richiesta, utilizzo alcuni strumenti molto potenti per aiutarti a ritrovare la saggezza nascosta nelle pieghe del tuo essere e la profonda vitalità che ti anima.
Gli Arcani dei Tarocchi, l’Astrologia evolutiva, la Qabbalah e l’Enneagramma sono di grande aiuto perché coniugando la conoscenza di te stessa con la tua naturale spiritualità, potrai ottenere chiarezza su chi sei, cosa vuoi e come riuscire a essere chi veramente sei.
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