Perù 5. Benedetta quarantena!

Al mio ritorno dal Perù ho organizzato una raccolta fondi per gli Shipibo, un’etnia della selva peruviana.
Sostieni l’antica sapienza dei popoli indigeni della foresta amazonica del Perù. Difendili con il tuo contributo dalle molte insidie cui sono sottoposti. Hanno bisogno di medicine e cibo.

Sostieni chi vive al fuori di un sistema commerciale e monetario perché il loro lavoro è senza prezzo e fuori dal tempo.
Per fare una donazione in favore delle popolazioni della foresta amazonica clicca QUI

“Insomma! cerca di essere più … più naturale … chessò … meno psichica, ecco.”
“Oh! cosa vuoi dire?”
“Voglio dire che quando ti guardo controluce vedo raggi appuntiti uscirti dal corpo. Hai presente le frecce di S. Sebastiano?”
“Eh? … ah, ok, sì. Credo di capire cosa intendi. Aspetta, ora faccio una cosa.”
Striscio nella mia camera, sguscio dalla mia pelle e torno in salotto.
“Così va meglio?”
“Sì, caspita …sì … brava, meglio, sì.”
La mia è una quarantena benedetta.
Ringrazio ogni giorno per essere qui in questo momento.

Sto aprendo la porta su un mondo a me nuovo.
E’ un mondo antico e solido, nel quale la fede viene facile perché le cose hanno una loro certezza.
E’ naturale avere fede nel sole che sorge e confidare nel fatto che, sebbene niente sia stabile, tutto tenda a ripetersi.
Alla pioggia segue il sole, alla notte il giorno.
Se ti senti una zolla puoi stare certo che avrai acqua o seme o che sarai terra per un’orma che ti calca.
Se ti senti onda, il tuo destino è perderti nell’acqua fino a che non incontri una spiaggia o un argine.
Se sei in forma d’albero il tuo destino è la luce.
Se invece animale, la tua sorte è nel camminare.
Tutto dipende dal racconto che hai di te, da cosa sai di te.
Non da cosa si crede di essere, perché è certo che nessuno può essere contemporaneamente corteccia, goccia o zampa.
In questa discrepanza, fra essere e credere di essere, si apre il crepaccio del dolore, della solitudine e dell’agghiaccio notturno. Non sapendo di sé ci si nutre male, la vita e le relazioni si intossicano.
La natura ha un linguaggio diverso da quello umano, lei è ineluttabile, auto evidente. Ogni cosa ha il suo posto e compie il suo destino in modo naturale. Ciò che è vivo, anela a realizzare la sua istruzione di vita, la sua natura mentre ciò che è morto “fa servizio” e diventa il nutrimento dei viventi.
L’anima della natura è incollata direttamente alla sua stessa materia. Un albero è pieno d’anima più che un essere umano. La natura e gli animali hanno un livello di psichismo molto basso, quel tanto che basta per mantenere il contatto con ciò che loro necessita conoscere.

Sto incontrando la tradizione sciamanica di questa parte del Perù.
Sono in una zona dove la selva difende le tribù che conservano ancora il ritmo del sole e del fiume.
Persone che vivono in modo naturale, il cui modo di sentire la vita non si esprime in termini psicologici ma divini e oggettivi. Tutto è la diretta espressione di un “Ordine” di un principio. Quando la forza della naturaleza fa piovere, altro non c’è che bagnarti. Non è una decisione da prendere o un sentimento da analizzare, è un fatto. Bagnarsi non è la sensazione dell’umido, è l’essere bagnati. Le cose, gli eventi come anche le persone, sono percepiti per quello che sono. Fatti reali non psichici.
Da dentro a questo mondo verde, sento che l’aspetto psichico può assottigliarsi fino a smettere di impedire il dialogo fra anima e corpo.

Ho conosciuto due sciamani.
Se non fosse per la quarantena certamente non avrei conosciuto il secondo.
Entrambi non lavorano “psicologicamente” non sono mentali, non sono interessati alle acute e dotte dissertazioni sugli stati dell’essere o sui sentimenti o sul tuo racconto delle cose. Vanno diritti al punto, o meglio diritti al vuoto.
Non ti fanno domande, non rispondono alle tue.
Dopo avere fatto domande mi sono invariabilmente sentita stupida perché ho compreso che entrambi non elaborano la realtà in termini concettuali e quindi non hanno quel tipo di risposte. Non è una questione di “segreto professionale” o di gigionera sciamantica, è semplicemente la carenza di un certo linguaggio il quale, improvvisamente, rivela tutta la sua inutilità.
Entrambi sanno molte cose.
Moltissime.
Hanno una logica che si basa sulla compatibilità. Vedono il tuo corpo e, siccome il corpo è energia, vedono te. Come su un certo albero stanno certe foglie e non altre tu, con le tue luci, sei “quella cosa”.
Sono curanderos, si occupano di ristabilire il corretto flusso della tua linfa e non l’ordine dei tuoi pensieri o delle tue emozioni.

Dal verde di questa foresta, sento con ancora più chiarezza una cosa che ho sempre pensato, ovvero che che la guarigione è un evento animosomatico, qualcosa che riguarda l’anima e il corpo. La psiche è al guinzaglio di entrambi. Se anima ha la giusta dimora nel corpo, la psiche si sintonizza su pensieri sani, emozioni tranquille, che fanno stare bene e spengono la voglia di polemica. Se il corpo è sano, in linea con la sua età, si fa tempio e nel tempio non entra chiunque. Il corpo diventa un luogo protetto.

Sto dietando.
La dieta consiste nell’assunzione rituale di essenze vegetali accompagnata da uno stretto regime alimentare, cerimonie e digiuni. Si possono dietare piante, alberi e resine, alcune delle quali sono psicoattive altre no. Ci sono alberi madre o aiutanti oppure piante sentinelle che coadiuvano il processo della dieta. Tutto questo è chiamato sabiduria vegetal.
Il suo scopo è “mettere ordine”.

Bendita eres madre naturaleza por que en Ti esta la ciencia y la sabiduria. Creaste todas estas cosas maravillosas para que tus hijos podamos disfrutar lo hermoso y bello que esta en Ti.
Gracias por haberme conducido por el camino correcto, para encontrar el equilibrio de la vida.
Gracias por haber encontrado en Ti, el Orden y el conocimiento de esta hermosa ciencia.
Gracias madre naturaleza por que diste vida a un hijo poderoso, sabio, que posee ciencia, sabiduria y rebela los grandes misterios de la vida.
Todo los sabios del mundo quiseran tener esta sabiduria que tu nos das.
Por que los hombres sabios mueren y termina su sabiduria pero este hijo que tu creaste no tiene fin;
le diste vida Eterna, para que su sabiduria nunca tenga fin, hasta el Fin de los Tiempos.

Clicca sul link sottostante per vedere “l’apertura” della dieta attraverso il soffio del tabacco, che è considerata da molte tradizioni una pianta madre. Soffiare il fumo del tabacco naturale su persone, cose o sostanze è un gesto di benedizione, una sacralizzazione.
Sopla’o

4 Aprile 2020
Olivia Flaim

FOTO DI STEFANO GOLINELLI